ISBN: 9798709277984
Autore del testo, della cover e delle illustrazioni: Maria Novella Giorli
Piattaforma di pubblicazione: Amazon
Data pubblicazione: 13 marzo 2021
Formati disponibili: cartaceo flessibile, cartaceo con cover rigida, e-book
Numero pagine: 260
Tipologia: romanzo illustrato
Genere: urban fantasy/ thriller paranormale
Prezzo e-book: 3,99€
Prezzo cartaceo flessibile: 12,99€
Prezzo cartaceo cover rigida: 15,99€
Facebook: https://www.facebook.com/lamaledizionedigoldwingabbey
Instagram: maria_novella_g
La storia si svolge nella luminosa cittadina di Thunderbay, nella contea del Dorset. La città è piccola e florida e la sua fondazione ha origini quasi mitiche. Si affaccia sul mare fra spiagge e scogliere frastagliate, mentre, alle sue spalle, fra le morbide colline, si erge il nobile monastero di Goldwing. Diroccata e abbandonata da secoli, l’abbazia viene evitata da tutti gli abitanti del paese, la sua fama infatti è sinistra e inquietante. Pare che sia maledetta e che, nei suoi pressi, molte persone siano sparite. Altri dicono che un’antica comunità di suore viveva secoli orsono al suo interno e che sopravviva fantasma tutt’oggi.
Eppure ci sono due fanciulle di Thunderbay che sognano da anni di entrarvi. Nelle favole della loro nonna infatti erano sempre presenti Goldwing Abbey e la sua camera delle meraviglie piena di abiti d’ogni epoca. Becca e Joy desideravano vedere quei vestiti da anni e magari riuscire a prenderne due per sfilare e danzare durante il Golden Ruby Festival. Sarà proprio la loro curiosità che le farà dirigere, di nascosto, sotto un cielo stellato e nevoso, verso Goldwing Abbey e bussare al suo portone. Da quel momento inizieranno le peripezie delle due ragazze.
A Becca e Joy toccherà risolvere il mistero che si cela dietro la spaventosa abbazia e tutto avrà inizio con la lettura di un diario, il diario della trisnonna Fleur che svelerà loro segreti sorprendenti e sconcertanti. Con l’aiuto di nonna Milly, della dolce bibliotecaria Heather, del burbero marinaio Theodore, dell’intrepido David e di diversi altri personaggi, tra cui il magico gatto Cliff, le due sorelle inizieranno a raccogliere indizi per cercare di rompere il maleficio che incombe non solo su Goldwing Abbey, ma anche sulla loro famiglia.
Come in un gioco di scatole cinesi, ogni enigma che riusciranno a risolvere le condurrà in un altro e in un altro ancora, in un intreccio di complesse vicende che le vedrà dapprima scoraggiarsi e rinunciare, ma poi rialzarsi e combattere per i propri cari, fin quando non arriveranno a toccare con mano la potenza della magia di Goldwing Abbey. Si renderanno conto allora di essere intrappolate in una dimensione altra, esattamente come tutto l’Ordine delle Gentili, che vive nell’abbazia nascosto da un oscuro incantesimo.
L’unica possibilità che hanno le due protagoniste per salvare non solo se stesse ma anche tutte le persone prigioniere del monastero, è quello di recuperare un libro dalla torre ovest. Un volume scomparso in cui è descritta una formula magica molto antica...
Qui sopra è possibile vedere l'intervista condotta da Monica Di Leandro per "Un Caffè e un libro", iniziativa promossa da Di Leandro Editore in collaborazione con Associazione Aurora. La mia intervista del 29 marzo 2021 ha inaugurato questa bella serie di chiacchierate con autori esordienti. Ringrazio vivamente Di Leandro Editore per la fiducia e la disponibilità. Se volete vederle tutte potete dare un'occhiata alla sezione INTERVISTE sul blog :)
L’ispirazione per la stesura de La maledizione di Goldwing Abbey è nata, strano a dirsi, da un sogno. Era una notte molto agitata quella in cui ho sognato questa storia. La mattina presto, non appena sveglia, tutto era ancora vivido nella mia mente, potevo ancora sentire le onde del mare che si infrangevano su una scogliera e un odore delizioso di biscotti appena sfornati.
Decisi che quell’avventura così magica che aveva animato la mia notte non doveva svanire.
Afferrai un vecchio quaderno e iniziai a metterla nero su bianco, velocemente, tentando di fissare sul foglio ogni dettaglio ed ogni sensazione. Ne uscì un breve racconto di dieci pagine, scritto con foga ed entusiasmo.
Durante quella giornata e le successive, scrissi qualunque particolare mi tornasse alla mente sui supporti più disparati, quando non avevo il memo del cellulare alla mano: quaderni, tovaglioli, carta strappata, scontrini, cartine di chewing-gum. In pratica su qualunque superficie fosse a me vicina nel momento dell’ispirazione. Mettendo poi insieme tutte le tessere del puzzle, si delineò un mondo.
Un mondo tutto mio.
I personaggi avevano preso vita e colore, mentre il paesaggio si era fatto sempre più vero e palpabile. Il resto è venuto da sé quando ho continuato ad arricchire la storia di aneddoti e immagini, avvalendomi di spunti vari e distanti fra sé: dal fantasy, alla storia, all’architettura, all’arte.
Ho costruito leggende e avvenimenti storici di fantasia intrecciati con vicende reali, ho dato vita a stanze magiche e incantesimi, ho animato strade di città e vie di campagne con lo strumento più potente di tutti: l’immaginazione.
Nella storia i personaggi d’invenzione interagiscono con alcuni realmente vissuti come ad esempio Rodolfo II o Philip Astley.
Anche le stesse Thunderbay e Promisville sono due città immaginarie, ma entrambe si collocano nel contesto reale della contea del Dorset, vicino a vere città come Salisbury o Bath.
Thunderbay si configura, quindi, come una cittadina verosimile, piccola ma dotata di tutti gli aspetti che caratterizzano la grande città. Ed è anche il paesino dove tutti si conoscono e dove possono capitare, a persone comuni, fatti straordinari e inquietanti in una dimensione rassicurante e quotidiana. Un po’ come a Cabot Cove ne’ La signora in giallo o a Springfield ne’ I Simpson, ma come anche nelle piccole e inoffensive città tanto raccontate dal cinema di Steven Spielberg e nei romanzi di fantascienza di John Wyndham.
Più descrivevo Thunderbay, con i suoi vicoli, le colline circostanti, le case e i cottage, i laghetti e i giardini, le biblioteche e il monastero, caratterizzando sempre più i protagonisti, più cresceva in me il desiderio di scrivere.
Così, complice la maternità e la quarantena da covid-19, ho avuto tutto il tempo per terminare il manoscritto, che si è fatto progressivamente più sostanzioso fino a divenire un vero e proprio libro.
A quel punto mi son detta: «Perché non condividere con altri lettori la misteriosa storia di Goldwing Abbey?». Pertanto mi sono messa alla ricerca della migliore soluzione per pubblicare il romanzo che, in questo caso, è stata quella del self-publishing su Amazon.
Sulle illustrazioni ho avuto molti ripensamenti; inserirle o non inserirle visto che non si tratta di un libro per bambini? Se sì, in bianco e nero o a colori? Alla fine, poiché io stessa adoro i romanzi illustrati, ho deciso di includere anche miei disegni nella storia, in bianco e nero, accompagnando così le immagini alla scrittura.
Per chi desiderasse vedere le versioni originali a colori, invito i lettori più curiosi a visitare la pagina Facebook dedicata al romanzo che si chiama per l’appunto La Maledizione di Goldwing Abbey.
Ho dedicato davvero moltissimo tempo a realizzare le immagini, forse anche più della stessa stesura del testo. Le illustrazioni, infatti, sono svariate, proprio come lo sono state le ispirazioni per la scrittura.
Ho disegnato prima diversi schizzi a matita o penna e poi le relative versioni definitive con la mia fedele tavoletta grafica.
Non mancano anche ispirazione tratte da alcuni carboncini di mio nonno Mario Merli, pittore valdelsano del Novecento. Le opere di mio nonno sono state essenziali per dare un volto al burbero marinaio Theodore Reed, alla dolce nonna Milly e alla simpatica bibliotecaria Heather Drake.
Con la storia e le illustrazioni mi auguro davvero di far sognare tutti voi, proprio come ho fatto io quella notte, e farvi entrare così nel magico mondo di Thunderbay.
La presentazione del volume si è tenuta presso la Fortezza Medicea del Cassero di Poggibonsi venerdì 2 luglio 2021 dalle ore 18,00. Per me è stata una bellissima esperienza, emozionante e divertente. E' stato un sogno fare le dediche sui libri, non avevo nemmeno portato una penna 😅 Ringrazio il presidente Proloco Giancarlo Becattelli, il Comune di Poggibonsi per il Patrocinio, il prof. Fabio Dei dell'Università degli Studi di Siena per la meravigliosa presentazione e tutti i partecipanti 🥰 Ci vediamo alla presentazione del prossimo libro della saga